“JESSICA E SANDRA: JESA, IL FASHION BRAND MADE IN BISACCIA” (di Elisa Giammarino)
Le vite di Jessica e sua zia si sono intrecciate più e più volte in quel laboratorio, dove zia Sandra tesseva e Jessica disegnava, immaginando di poter realizzare un giorno un marchio di moda tutto loro. Quel sogno si è però avverato a metà, perché nel 2016 un male recide il filo della vita di Sandra Luongo. Dopo due anni, nel giugno del 2018, prende forma JESA, un brand “made in Bisaccia”, creato da Jessica, proprio in ricordo di quella promessa. JESA raffigura il fiore del cotone, nel suo colore grezzo, al cui interno vi è l’intreccio tra la trama e l’ordito da cui nasce la tela, cioè l’armatura base che viene tessuta a telaio. Lo stesso intreccio che si ritrova nella scelta del nome del brand. Lo stesso intreccio alla base del legame tra Jessica e sua zia Sandra. JESA simboleggia proprio l’abbraccio platonico di Jessica con l’amata zia. Eppure Jessica, prima di quella dolorosa perdita, non aveva mai mostrato profondo interesse per il telaio. La tessitura non era cosa per lei, fino a quando non ha deciso di mettersi in gioco. E seriamente. Da quel momento è iniziata la sua scommessa. Prima la ricerca in tutta Italia di una tessitrice con lo stesso telaio della zia, che potesse farle da guida e maestra. Jessica trova la sua chiave di volta a Perugia, dove si avvicina per la 1 volta a questa antica arte. Poi, la conclusione degli studi all’Orientale di Napoli, una laurea in Mediazione linguistica e culturale e l’apertura dell’attività a Bisaccia con un marchio tutto suo. Gli occhi le brillano quando scava nei ricordi, quando racconta le sue emozioni, la sua 1 volta con la navetta, contenente il filato per tessere. “Bisogna provare x capire”, ripete. Da autodidatta si è perfezionata giorno dopo giorno, dovendo reggere anche quel confronto inevitabile con la zia. Ma la passione ha regnato sovrana nella sua impresa e le ha regalato tante soddisfazioni. Con determinazione Jessica ha ridato vita a questa antica e nobile arte, che oggi porta il nome JESA, con curiosità e costanza ha costruito trama dopo trama la sua reggia. Sciarpe, scialli, borse, accessori vari sono le creazioni di Jessica. Tutti pezzi unici, ognuno con la sua personalità. Ognuno con i suoi colori. Ognuno con la sua storia. Ma le sciarpe sono il pezzo forte di Jessica, perché si diverte ”con nuovi filati e nuove tecniche e poi perché sono la cosa più facile da realizzare”, consentendole di sperimentare velocemente disegni sempre diversi. “E’ divertente e soddisfacente vedere indossati i pezzi realizzati con il mio telaio”, commenta. Alla passione si affiancano anche pazienza e tenacia, senza le quali Jessica avrebbe resistito poco. E poi vivere a Bisaccia è un po come vivere nella tana del lupo. Bisaccia fin dai secoli antichi si è contraddistinta come capitale irpina della tessitura. E questo Jessica lo sa. Da bisaccese doc ha ripreso in mano una nobile arte ormai dimenticata dai più, recuperando con la sua giovane età la memoria della tradizione. “Oggi, però – commenta Jessica – l’artigianato non è compreso. E’ legato ancora allo stereotipo della nonnina. C’è, fondamentalmente, un’idea sbagliata di esso. Gli antichi mestieri sono snobbati. In un’attività del genere, poi, non ci sono certezze. E’ una bella scommessa per chi intraprende questa strada e ci vuole davvero tanto sacrificio e tanta dedizione. E tanto, tanto tempo”. Le insidie sono sempre dietro l’angolo per chi ha il coraggio di distinguersi. Ma Jessica non si lascia intimorire perché sa che “i nostri paesi che hanno un grande potenziale, sotto tutti i punti di vista, che deve essere valorizzato”.