Published On: 18 Giugno 2022

I primi recipienti per cosmetici furono ritrovati in Medio Oriente e risalgono al 7000 a. C., ma i primi a produrli ed utilizzarli furono gli Egizi.

Il profumo era parte integrante di tutti i loro riti sacri, attribuendogli il potere di avvicinare l’anima agli dei e assicurarle la protezione durante il viaggio verso l’aldilà. Ecco perché veniva anche chiamato “sudore divino“.

Inoltre ogni tempio possedeva un piccolo laboratorio in cui i sacerdoti preparavano gli aromi da bruciare. Il ricettario degli incensi era inciso sulle pareti, soltanto alcuni ingredienti furono tramandati a voce, per mantenere il segreto fra le mura del tempio.

Successivamente i Greci usarono aromi profumati che bruciavano durante le cerimonie sacre: matrimoni, nascite e funerali.

I Romani acquisirono le arti greche e le perfezionarono attraverso l’invenzione del sapone e furono in primi a padroneggiare la distillazione dei profumi, perfezionata poi dagli Arabi, sostituendo la base oleosa all’alcool, che la diffusero in Europa.

Venezia fu il centro della distribuzione dei prodotti di profumeria in tutta Europa fino al XV secolo.

Durante il rinascimento in Francia, precisamente a Grasse, si diffuse l’abitudine di realizzare capi d’abbigliamento e accessori di cuoio profumato con essenze di gelsomino importato dall’India.

Nel 1828 Pierre Franςois Pascal Guerlain presentò nella sua maison le sue fragranze e nel 1921 Coco Chanel produsse il suo primo profumo, il famoso “Chanel N°5“.

Da questo momento in poi sempre più profumi sono stati prodotti anche da maison di abbigliamento.

Per descrivere le fragranze si usa il termine Nota, un parola di derivazione musicale, che evoca la sferza emozionale.

Ogni profumazione è composta da una piramide olfattiva, fatta di 3 livelli:

Note di testa: sono quelle che vengono percepite subito, nel momento in cui il profumo viene a contatto con la pelle, ma sono le più volatili perché svaniscono qualche minuto dopo l’applicazione. Sono note agrumate e marine, fresche e leggere;

Note di cuore: percepibili dopo qualche minuto, più forti e marcate, ne rappresentano lo sviluppo e sono accordi olfattivi fioriti o fruttati;

Note di fondo: rappresentano la base sulla quale poi viene costruita la fragranza e la sua personalità. Sono quelle intense, più durature: speziate, legnose, cuoiate, orientali o ambrate.