Published On: 2 Novembre 2016

NO SERIAL NUMBER ITALIA (1° pubblicazione Solstizio d’estate) 02.11.2016

“Storia di una bottega artigiana: tessitura artigianale di Sandra Luongo” (di Jessica Tartaglia)

Profumo d’incenso, musica, filati, un telaio e una donna dagli occhi verde acqua che tesse. Questo e molto altro, è quello che si trova nella piccola bottega di Sandra Luongo, ai piedi del Castello Ducale di Bisaccia (Av). Tutto nasce nel lontano 1999, grazie a un corso di formazione professionale per operatore della tessitura con tecniche tradizionali, organizzato dal GAL Cilsi (Gruppo di Azione Locale dell’Alta Irpinia) e volto al recupero della tradizione di un lavoro che in passato ha caratterizzato Bisaccia e soprattutto le donne del paese, considerate tra le più brave della regione Campania. Proprio in tale occasione Sandra conosce Elina, una design tessile finlandese, che la conduce nel suo laboratorio, ad Assisi (PG), per approfondire tutti i segreti della tessitura e per sviluppare la manualità, fondamentale nella tessitura a mano. “Da allora il morbo della tessitura non mi ha più abbandonata!”, dice Sandra ricordando quel periodo. Dopo meno di 2 anni, nel maggio del 2002, Sandra inaugura la sua bottega Tessitura Artigianale di Sandra Luongo, ancora senza rendersi conto che stava diventando l’unica tessitrice irpina del Terzo Millennio. I prodotti proposti vanno dagli accessori per l’abbigliamento, quali sciarpe, scialli, borse, poncho, mantelle, gilet, ai complementi d’arredo, quali tappeti, arazzi, plaid, cuscini coordinati, tendaggi e tanto altro ancora. Sono tutti tessuti artigianali unici, realizzati con un telaio a mano finlandese contromarcia e rifiniti sempre a mano. Sandra non vende solo in Italia, ma anche all’estero, dove è conosciuta e amata, dal Canada all’Australia. Nel 2003 inizia a partecipare ad alcune fiere: L’Artigiano in Fiera di Milano, la Mostra Mercato di Firenze, ma anche l’International Gift Show di Tokyo (2005), senza trascurare i numerosi mercati di artigianato tra Roma e Avellino. Il viaggio in Giappone è il trampolino di lancio per altri progetti: i corsi di Tessitura con Tecniche Tradizionali nelle scuole elementari e medie della zona (2007) e nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi (2011), dove lavora con dieci detenuti. Il risultato di questo lavoro è un collage con un titolo ricco di significato: Le ali dellalibertà. Un altro progetto, di sua ideazione, è dedicato ai bambini di Bisaccia:Il paese che vorrei, perchè “Il nostro sogno è un paese unito!”. Il 2013 è caratterizzato da nuove creazioni e forti mal di testa. Inizia una nuova avventura, perché le piace sperimentare tecniche di tessitura e ricercare materiali nuovi, capaci di stimolare la sua creatività dando sempre priorità, nella scelta dei filati, a quelli italiani. E per questo inizia a realizzare cravatte per uomo e stole in puro cashmere made in Italy, proveniente da Ascoli Piceno, esaltandone le caratteristiche di qualità e pregio. Insieme al suo lavoro, arriva la malattia, diagnosticata nel 2013 e seguita da due anni di sofferenze e agonia che Sandra ha vissuto senza mai arrendersi, pur rendendosi conto di trovarsi in un tunnel “dove non vedo più la luce”. Il 14 Gennaio 2016, all’età di 41 anni, Sandra è diventata, come ha detto qualcuno, tessitrice degli angeli.